La nuova sede del Welfare all'interno del porto mercantile della Spezia, sarà il punto di riferimento per i molti marittimi, di ogni nazionalità, che lontani da casa potranno ottenere sostegno spirituale, fraterno, ricreativo all’interno di una struttura completamente rinnovata e risanata.
Passa da quel pieghevole fresco di stampa il nuovo corso dell’accoglienza ai marittimi in transito alla Spezia: 50mila all'anno, alle prese con la malinconia indotta dalla lontananza dagli affetti. Saranno i piloti del porto, ad ogni accesso sulle navi per portarle dell’accosto, a diffonderlo a bordo insieme alla notizia dell’esistenza, in prossimità delle banchine, di un luogo tutto per loro - la casa lontano da casa- come sta scritto nel volantino, ossia il 'cantiere dall’accoglienza' che fa perno sui volontari della Stella Maris, la parrocchia del porto, guidata dal padre francescano Gianluigi Ameglio. Nel centenario dell’istituzione dell’opera religiosa che fa della cura spirituale e morale della gente di mare la sua missione, la Stella Maris brilla di luce nuova, quella del complesso attiguo alla chiesa posta alla radice del molo Garibaldi: cucina per gli spuntini, stanze per il relax, computer e rete wifi per comunicare a distanza , terrazza con vista sul mare. La prima riunione del Comitato per il Welfare della Gente di Mare che, presieduto dal comandante della Capitaneria Giovanni Stella, raduna tutte le componenti della comunità portuale nella prospettiva di… non pensare solo ai servizi che si traducono in business bensì al proposito di tendere la mano ai naviganti per permettere loro di trascorrere al meglio le ore di sosta nello scalo, con proiezioni in città. L’immobile si è generato per effetto di un mix di fattori: propulsivo si è rivelato l’assist giunto dal comandante generale della Capitaneria, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, i cui trascorsi alla Spezia hanno lasciato il segno, oltreché la tra gli operatori, anche nella sua anima. Da lui, compulsato dall’ex comandante della Cp Massimo Seno, è giunto oltre il 50 per cento della contribuzione che si è sommata a quella dell'Autorità di sistema portuale e a quelle maturate in sede di Comitato del Welfare. Mentre la struttura apre le porte ai marittimi, ferve la progettualità, per celebrare i 100 anni della Stella Maris, tra memoria e futuro. La prima connessa alla raccolta delle testimonianze di chi, nomade tra i flutti, ha storie da raccontare e, avendo beneficiato in giro per il mondo del sostegno dell’Apostolato del mare, intende rappresentarlo (allo studio la possibilità di coinvolgere nella ricerca gli studenti del Nautico e del Liceo linguistico). Il futuro proiettato invece a qualificare le attenzioni della città verso i marittimi. Obiettivo: prendere consapevolezza dell'importanza dei lavoratori del mare, risorsa per l'economia locale; mettere a punto di convenzioni sul fronte degli esercizi commerciali per definire sconti ai naviganti. Per ora solo idee. Ma che - col comandante Stella, padre Gianluigi e i volontari della Stella Maris - si avviano alla concretezza, col valore aggiunto di fare del laboratorio spezzino un’esperienza pilota nell’ambito delle città portuali italiane, perché l'accoglienza è la chiave di volta delle comunità marinare.
Segue il video della giornata: https://www.youtube.com/watch?v=Q_fOFw0kSfw&feature=youtu.be