Nel mondo globalizzato della nave, la dimensione umana, nella migliore delle ipotesi, è secondaria rispetto a quella convenzionale che regola i diversi livelli relazionali. In tale contesto, il valore della persona rischia di essere subordinato al ruolo che essa assume nel sistema produttivo, di conseguenza è penalizzata la qualità delle relazioni umane a tutti i livelli. In un ambiente, come può essere quello delle navi da crociera, nel quale vivono e lavorano più di mille persone di settanta nazionalità differenti, questo è maggiormente avvertito più che in altri contesti.
Fino al 30 aprile u.s., sulle navi della Compagnia Costa Crociere, sono stati i cappellani a essere attenti alla persona e a favorire equilibrio e armonia. È stato questo il senso dellincontro che si è svolto ieri con i cappellani onboard, i quali hanno tenuto a porre laccento su come lattenzione e la cura del benessere dellequipaggio ha contribuito a favorire la serenità nellambiente lavorativo della nave e nelle relazioni con gli ospiti.
Si accoglie integralmente la persona solo se si riesce a coniugare la dimensione umana e spirituale, indipendentemente dalla nazionalità o dalla fede professata. Questo, senza presunzione, una figura diversa dal sacerdote avrebbe difficoltà a realizzarlo.
Lobiettivo del profitto è comune a ogni azienda, lattenzione alla vita di chi vi lavora e specifico di chi punta alleccellenza. Investire sulla persona in fondo aumenta la redditività del lavoro e di quanto ne consegue, è stata questa la felice intuizione di chi ha voluto a bordo la presenza del cappellano e ha predisposto la cappella su ogni nave.