“E’ un’opportunità – riferisce la presidente Marisa Metrangolo – per riflettere sul tema del lavoro di un milione e mezzo di marittimi e ringraziarli. Essi sono lontani dalle loro famiglie per molti mesi dell’anno, soggetti ad orari di lavoro estremamente faticosi ed in navigazione in alcune zone più rischiose degli oceani, a rischio anche di pirateria. L’Apostolato del Mare riconosce il loro duro lavoro, le loro difficoltà e sofferenze attraverso la cura pastorale dei cappellani e volontari della Stella Maris. In questo momento di crisi globale preghiamo per i marittimi che nonostante l’emergenza, continuano a sostenere con il loro lavoro l’economia globale e ne pagano personalmente il prezzo con maggiori sacrifici poiché i contratti si estendono oltre i termini consueti e molti degli scali sono stati cancellati”.