La notizia di giovedì sulla liberazione della nave turca "Mabrouka", dopo pochi giorni dal fermo da parte dei militari della Libyan National Army del generale Haftar, ha scatenato una forte protesta, finita anche sotto casa dei genitori del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (che è originario proprio di Mazara del Vallo). «Questi politici devono dimettersi – ha detto Giuseppe Giacalone, papà di Giacomo, uno dei marittimi sequestrati –. È inaccettabile che la nave turca sia stata presto liberata e che i nostri figli siano ancora rinchiusi in Libia senza un motivo». «Ora diciamo basta: è ora che chi di dovere intervenga, anche con corpi speciali, affinché i pescatori possano fare rientro nelle loro famiglie» aveva detto qualche giorno addietro il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero. Giovedì pomeriggio il prelato è tornato a incontrare i familiari in aula consiliare.

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