La Stella Maris dilata il cuore della Chiesa locale e ne amplia l'abbraccio per raggiungere quanti, in ragione del loro lavoro, sarebbero altrimenti esclusi dai circuiti relazionali e da quei servizi necessari alla loro stessa vita. Non si vuole perciò creare un'associazione o un movimento ecclesiale parallelo al cammino della Diocesi ma essere la Chiesa locale presente nell'ambiente lavorativo del porto attenta e vicina alla gente di mare che nel porto lavora o semplicemente transita. È stato questo il senso del primo incontro con quanti hanno risposto all'invito di don Rosario Borelli, anche cappellano nel Porto di Napoli e referente dell'Apostolato del Mare per la stessa Diocesi.
A questo primo incontro hanno partecipato quindici persone ma "hanno dato l'adesione più di venti", ha detto don Rosario nel salutare i presenti. Esso si è tenuto nella sala multimediale messa a disposizione dalla Capitaneria, che ancora una volta si è dimostrata sensibile e disponibile verso tutto ciò che concorre al benessere della gente di mare. I lavori sono stati introdotti e coordinati da don Rosario Borelli.
Presente anche don Natale Ioculano che oltre a tracciare un breve profilo del marittimo ha voluto testimoniare la bellezza di questo impegno e l?importanza che esso ha per le persone e per il territorio.