APOSTOLATO DEL MARE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Messaggio per la Domenica del Mare 2022

Nella seconda domenica di luglio di ogni anno le comunità cristiane celebrano la Domenica del Mare. Oggi ricordiamo il lavoro essenziale di oltre un milione di marittimi che, tutti i giorni dell'anno, lavorano sulle navi che trasportano merci nel mondo intero.
4 Luglio 2022

Nella seconda domenica di luglio di ogni anno le comunità cristiane celebrano la Domenica del Mare. Oggi ricordiamo il lavoro essenziale di oltre un milione di marittimi che, tutti i giorni dell'anno, lavorano sulle navi che trasportano merci nel mondo intero. Chi vive nell'entroterra raramente può vedere le navi o i marittimi che vi lavorano. Anche coloro che vivono sulla costa di solito intravedono un’unica nave "laggiù" all'orizzonte. Ma nessuno può vedere le migliaia di navi che navigano all'orizzonte. Sono invisibili, ma ci sono. Così come invisibili sono i marittimi che vi lavorano, e che non solo muovono l'economia mondiale, ma incidono anche direttamente sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. Giorno dopo giorno, essi ci forniscono i beni che utilizziamo e consumiamo, e senza di loro la qualità della nostra vita sarebbe notevolmente inferiore. Per capire quanto siano essenziali, basta ricordare ciò che abbiamo nelle nostre case e nei nostri luoghi di lavoro, così come il cibo sulle nostre tavole. Chiediamoci: 'Da dove viene?' Sono i marittimi che ci permettono di beneficiare di ciò che abbiamo. Dobbiamo ricordare che essi lavorano tutti i giorni della settimana, ogni settimana di contratto, per fornire tutto ciò di cui disponiamo. È tempo di dire: 'Grazie!'

In questa giornata proviamo a immaginare la vita dei marittimi e le sfide quotidiane che affrontano per noi. Negli ultimi anni il mondo marittimo è stato colpito da una serie di crisi. L'aumento della richiesta di merci fa sì che un numero maggiore di navi resti all'ormeggio per periodi di tempo più lunghi. Con la guerra in Ucraina le navi ora devono affrontare l’arduo compito di navigare attraverso le mine nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. Molte navi sono affondate e molte vite umane sono andate perdute durante questa guerra ingiusta e immorale. A causa della pandemia globale oltre 400.000 marittimi sono rimasti bloccati a bordo, impossibilitati a lasciare la nave alla fine del contratto e ritornare a casa dalla famiglia. Invece, hanno continuato a lavorare giorno dopo giorno aggiungendo fatica su fatica. Gli equipaggi che dovevano sostituirli non hanno potuto raggiungere le navi, cosa che per alcuni ha significato un disastro economico perché non sono stati in grado di prendersi cura dei bisogni quotidiani dei loro cari. In ogni caso, i marittimi non hanno scelta.

In allegato il messaggio integrale: Messaggio per la Domenica del Mare_ 2022