Nellimminenza dellentrata in vigore, in Italia, della MLC2006, in un incontro con il direttivo delle Associazioni Stella Maris, si è voluto fare il punto della situazione.
La Stella Maris è presente nei porti Italiani, a vari livelli sin dal 1922. Lopportunità che la MLC offrirà per un welfare di qualità a favore dei marittimi va accolta per non rimanere ai margini di un progetto o meri esecutori dello stesso. Gli scenari che si prefigurano con lentrata in vigore della Convenzione sono chiari allApostolato del Mare Italiano, proprio per questo, con le associazioni Stella Maris, vuole offrire un proprio contributo per la realizzazione di quelle strutture e servizi necessari ai marittimi che tengano conto della dignità di questi e considerino limportanza del lavoro che essi svolgono. È stato questo il cuore dellincontro che si è tenuto a Roma, sabato otto novembre. Presente il direttivo delle Associazioni Stella Maris attualmente esistenti e operanti sul territorio.
Il prof. Valter Zanin nella sua relazione ha offerto uno spaccato della vita dei marittimi comparandola con il lavoro dei pescatori e di altre attività legate alla terraferma. Quello dei marittimi risulta una professione del tutto particolare e anche quando raggiungerà uno standard accettabile comunque rimarranno alcune criticità insite nella tipologia del lavoro stesso. Perciò i marittimi oltre ad altre attenzioni, necessiteranno sempre di un supporto nei porti di scalo che nel rispetto della loro condizione lavorativa sappia soddisfare tutte le necessità e in tempi brevi. Questo aspetto è stato affrontato nella seconda relazione interrogandosi su quale modello di welfare adottare per coniugare la MLC2006 e le finalità delle associazioni Stella Maris?
Lintervento di tutti i rappresentanti ha offerto un valido contributo al tema oltre a un rinnovato impegno a continuare, con entusiasmo e competenza, questa grande opera a favore dei marittimi.