Mons. Ruzza il 20 dicembre 2020, a bordo della petroliera “Valle di Nervion”, ormeggiata a due miglia a largo di Civitavecchia ha salutato i ventidue marittimi.
Il Vescovo Padre Marco Tasca, si è recato Martedì 22 dicembre 2020, in Capitaneria di Porto di Genova per un augurio ed una Benedizione Natalizia a tutto il mondo Marittimo.
Rabbia e sconcerto a Mazara del Vallo (Trapani) dopo la liberazione della nave turca “Mabouka”, che con il tutto il suo equipaggio composto da sette marinai era stata sequestrata dalla milizia del generale Khalifa Haftar nell’Est della Libia il 5 dicembre scorso.
Le origini della “Stella Maris” di Napoli e l’impegno dei volontari e dei religiosi per assistere i marinai di ogni nazionalità e fede.
Mercoledì 9 Dicembre 2020 a partire dalle ore 10.00 si riunirà il Comitato Nazionale Welfare della Gente di Mare, in modalità
telematica.
Domenica 4 ottobre a Glasgow (Scozia), si ricorderà il Centenario della nascita della Stella Maris con una celebrazione eucaristica.
Le Poste australiane hanno deciso di celebrare con uno speciale annullo postale i cento anni di vita dell’organizzazione cattolica internazionale fondata a Glasgow, in Scozia, il 4 ottobre 1920 e presente oggi in tutto il mondo.
Nei mari asiatici, tra Cina e Thailandia, migliaia di uomini ogni anno vengono imbarcati su pescherecci lunghi al massimo trenta metri, dove rimarranno ostaggio delle aziende del pesce, senza toccare terra per molto tempo. Le condizioni di vita sono disumane: si mangia poco e non si riposa mai. Quattordici ore al giorno di lavoro ininterrotto e la paga da fame arriverà solo al momento dello sbarco.
Nei porti italiani sono ormeggiate sei navi abbandonate dagli armatori che non possono più pagare i debiti e nemmeno gli stipendi ai marinai.
Le condizioni di vita dei marittimi, sempre difficili, sono state complicate ulteriormente dal diffondersi del coronavirus. La Chiesa continua a stare accanto ai lavoratori del mare, spiega Antonia Autuori, presidente dell’associazione Stella Maris di Salerno.