Sabato 23 novembre 2024 alle ore 10.00, in occasione della Giornata Mondiale della Pesca, si terrà in Vaticano presso l’Aula Paolo VI, l’Udienza privata per i pescatori italiani.
In occasione della Giornata Mondiale della Pesca celebrata il 21 novembre, il vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani, ha celebrato l’Eucarestia presso la chiesa San Niccolò di Bari in Acquaviva Picena
In occasione della ripresa della pesca, il Vescovo Mons. Carlo Bresciani scrive una lettera ai pescatori. Le parole del Vescovo sono di gratitudine e benedizione.
A San Benedetto i pescatori raccolgono la plastica: “Siamo fuorilegge, ma salviamo il mare”.
Ogni settimana, una parola, scelta fra le tante pronunciate da Francesco, diventa occasione per rileggere il magistero pontificio, di ieri e di oggi, e mettere in dialogo la Chiesa con il mondo.
La diocesi di Formia celebrerà sabato 19 novembre 2022, la giornata Mondiale della Pesca dal titolo: “Una quantità enorme di pesci” per sottolineare l’importanza di questo settore del lavoro marittimo.
Il Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto, benedice la ripartenza dei pescatori: “Che il Signore, con l’intercessione di Maria, stella del mare, benedica la fatica del vostro lavoro”.
Da lunedì 7 marzo a San Benedetto del Tronto, i pescherecci sono fermi e rimarranno per tutta la settimana per protestare contro l’aumento spropositato del prezzo del gasolio, che ha messo in ginocchio tutta la categoria. Le barche, quindi, non usciranno nemmeno nei prossimi giorni, nella speranza che le cose possano cambiare al più presto.
Per 108 giorni, dall’1 settembre 2020, diciotto pescatori – otto tunisini, sei italiani, due indonesiani e due senegalesi – sono stati trattenuti in Libia. Erano a bordo di due pescherecci di Mazara del Vallo, “Antartide” e “Medinea”, sequestrati dalle motovedette libiche.
Questa mattina, mercoledì 22 dicembre 2021, il Santo Padre ha ricevuto i pescatori di Mazara del Vallo e i loro familiari. La loro vicenda aveva scosso tutta l’Italia e anche il Papa. Tredici dei diciotto pescatori di Mazara del Vallo che su due pescherecci avevano gettato le reti in acque internazionali al largo della Libia per la pesca del gambero rosso, vengono sequestrati e torturati nelle prigioni delle milizie di Haftar.