Le visite effettuate in molte delle 101 diocesi costiere sono state il punto di partenza di una ricerca con l’intento di trovare aspetti inesplorati e bisogni non serviti al fine di ampliare il possibile lavoro dell’Ufficio e quindi offrire un maggiore servizio alle chiese locali e alla Chiesa italiana. Le periodiche verifiche sul lavoro dell’Ufficio, anche quando hanno restituito risultati soddisfacenti, mi hanno sempre portato a guardare le stesse cose da prospettive diverse, a trovare nuove strade da percorrere col desiderio di servire la vita delle persone. Il terreno sicuro del già conquistato può insterilirsi senza un continuo lavoro di ripensamento e di adattamento al nuovo che si impone.
La progressiva conoscenza del mondo del mare e del territorio costiero mi ha ulteriormente convinto della necessità di utilizzare come chiave di lettura dei lavoratori del mare non tanto e non solo l’aspetto della mobilità quanto invece tutto il sistema mare all’interno del quale guardarli, comprenderli meglio e servirli di più per arrivare a quello che è l’ambito naturale per una pastorale possibile e inclusiva.
Il presente lavoro riflette le suggestioni avute dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium dall’enciclica Laudato si’ e fa proprio il discorso fatto da Papa Francesco al convegno Nazionale di Firenze.