APOSTOLATO DEL MARE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Domenica del Mare 2014

Nel 1975, i cattolici insieme con altre confessioni cristiane, impegnati nell'accoglienza dei marittimi nei vari porti sparsi per il mondo, hanno ritenuto opportuno e doveroso promuovere una giornata per far conoscere, a un pi? vasto pubblico, il lavoro di milioni di persone che trascorrono buona parte della loro vita sulle navi.
17 Giugno 2014
Nel 1975[1], i cattolici insieme con altre confessioni cristiane, impegnati nell'accoglienza dei marittimi nei vari porti sparsi per il mondo, hanno ritenuto opportuno e doveroso promuovere una giornata per far conoscere, a un pi? vasto pubblico, il lavoro di milioni di persone che trascorrono buona parte della loro vita sulle navi. Un lavoro, quello dei marittimi, del quale tutta l'umanit?, che produce o che consuma, ne trae beneficio[2]. Esso ? un tipo di lavoro che non consente alle persone impiegate di accedere ai circuiti relazionali tipici di chi vive nella terraferma[3] e perci? a fruire di quei benefici che la vita stessa necessita.

La Domenica del Mare che ? celebrata la seconda domenica di luglio, in tutto il mondo, quest'anno sar? domenica 13. Essa rappresenta una grande opportunit? per diversi motivi. E' importante dare voce a chi ne ha poca; dare un volto ai cinque milioni di marittimi che transitano dai nostri porti nella quasi totale indifferenza; promuovere una sensibilit? ordinaria che sia pi? grande e pi? comprensiva della semplice offerta di servizi; sollecitare l'applicazione della MLC2006 nelle realt? locali soprattutto quando ai marittimi ? negato il diritto temporaneo di scendere dalla nave.

L'Apostolato del Mare Italiano negli anni ha promosso e favorito il sorgere delle Stella Maris nei porti pi? importanti, nonostante tutto sono ancora molti i porti scoperti dall'attenzione alla persona, propria dell'Apostolato del Mare, e di conseguenza, i marittimi che non si riescono a raggiungere sono molti di pi? di quelli che in qualche modo lo sono. Non c'? esperienza pi? bella, arricchente e completa che farsi prossimo, nel senso pi? vero e pieno del termine, di questi fratelli che transitano dai nostri porti a volte anche solo per poche ore.

Credo non corretto, e non solo in questa occasione, privilegiare una parte dimenticando, quanti lavorano a tutti i livelli nel e col mare. Il pensiero va alle mogli dei marittimi che con la loro fedelt? rappresentano un punto fermo anche per i mariti marittimi stessi. La loro ? una vita eroica anche per la grande capacit? che hanno di integrare la figura paterna verso i figli nei lunghi mesi dell'imbarco. Altres? ? doveroso ricordare i marittimi in attesa di imbarcarsi, purtroppo le leggi, almeno quelle italiane, non sono dalla loro parte. Infine, non in senso cronologico, ? bene ricordare i pescatori che popolano le nostre coste. Tralasciando il fascino di un lavoro svolto per vocazione, rimane al pari di altri lavori marittimi abbastanza duro e poco tutelato.

Il 13 luglio cogliamo l'opportunit? di comunicare l'importanza del lavoro che svolge la gente di mare e con gratitudine eleviamo una corale preghiera per questi nostri fratelli.

Messaggio per la Domenica del Mare 2014, del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e Itineranti.

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[1]Cfr. http://en.radiovaticana.va/storico/2010/06/25/vatican%E2%80%99s_message_for_sea_sunday_to_recall_seafarers/in2-403469
[2] Cfr. Messaggio per la Domenica del Mare 2014, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e Itineranti.
[3] Cfr. S. Em. Cardinale Angelo Bagnasco, Marittimi, bisogni e strutture. Al centro la persona, Salerno 24 ottobre 2013.