Dopo il Tifone delle Filippine
LApostolato del Mare Nazionale ha invitato tutte le Stelle Maris dItalia ad essere vicine ai marittimi filippini.
Il Centro di accoglienza per marittimi Stella Maris di Taranto ha subito accolto la richiesta.
Nel porto di Taranto la maggior parte dei marittimi, degli equipaggi delle navi, sono filippini. Tra tutte le nazionalità del mondo sono i più cattolici.
Sono essi che richiedono allApostolato del Mare Stella Maris la celebrazione delle Sante Messe a bordo ed in mancanza di tempo, almeno un momento di preghiera, di spiritualità.
Oggi al quarto sporgente del nostro porto, il Cappellano ed i volontari sono andati a fare una visita a bordo della nave BING N, battente bandiera turca, ma con lequipaggio di marinai di nazionalità indiana e filippina.
Nelle visite a bordo, i volontari della Stella Maris sono accolti nella sala mensa, dove si riunisce lequipaggio per pranzare.
Arrivato il momento, in cui possono allontanarsi dal lavoro, normalmente intorno alle ore 12, i filippini si sono riuniti intorno al sacerdote. Sulla nave i marittimi filippini erano 12 ed erano tutti presenti.
Durante la lettura della Parola di Dio era palpabile la commozione, le lacrime trattenute e la serenità che entrava nei loro cuori. Ad uno di essi il tifone aveva portato via una cugina. Altri erano della zona delle Filippine che non era stata toccata dal disastro.
Tutti hanno ringraziato più volte il cappellano ed i volontari per la loro visita e soprattutto per la preghiera.
Era passata unora, ma non volevano lasciare la preghiera, se non fosse stato per il lavoro che dovevano ricominciare. Il Cappellano ha suggerito loro dincontrarsi ogni giorno e leggere una pagina del Vangelo in lingua che abbiamo lasciato loro.
Ognuno di essi poteva dire quello che la Parola gli spirava. Hanno aderito a quel suggerimento rispondendo che si ripromettevano di farlo.
Abbiamo riferito lodole parole del Presidente della Conferenza Episcopale Filippina, che ha detto :Né tifone, né inondazioni possono diminuire la forza dellanimo filippino. Nessuna calamità o devastazione naturale possono spegnere il fuoco della speranza.
La nostra speranza è nel Signore e vinceremo perché lamore è più forte dei tifoni e terremoti e della morte.
Preghiamo per questi nostri fratelli e cerchiamo di far giungere ad essi il nostro aiuto concreto..
Queste parole hanno accompagnato il gesto della Conferenza Episcopale Italiana che ha stanziato tre milioni di euro da destinarsi come prima emergenza per i colpiti dal tifone Yolanda.
Come ogni giorno il cappellano della Stella Maris, con i volontari, andrà a trovare gli equipaggi ed insieme a loro si continuerà a pregare.
Chiunque voglia aiutare le popolazioni filippine può rivolgersi alla Caritas.
Marisa Metrangolo (Presidente Stella Maris)