Anche quest’anno, i membri del Comitato Territoriale Welfare del Porto di Milazzo hanno rivolto l’augurio natalizio ai marittimi imbarcati sulle navi presenti in rada. Grazie alla generosità del Comitato Welfare della Gente di mare e all’associazione Stella Maris, rappresentata da Matteo di Flavia, sono stati consegnati, nei giorni scorsi, un centinaio di pacchi natalizi. La volontà di replicare l’iniziativa è nata dal desiderio di indirizzare un simbolico ringraziamento a tutti i marittimi presenti sulle navi che fanno scalo nel porto di Milazzo in prossimità delle festività natalizie. I marittimi, infatti, appartengono a quelle categorie di lavoratori che, durante i momenti tradizionalmente più familiari ed intimi, restano lontane da casa e dai propri affetti.
A bordo di quattro petroliere sono saliti, oltre ai volontari dello Stella Maris, anche il capitano di Fregata Luca Torcigliani, comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo, accompagnato dal luogotenente Roberto Antonacci e da don Carmelo Russo, direttore dell’Apostolato del Mare dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. L’occasione della consegna dei doni — piccolo gesto della vicinanza del porto e di tutta la comunità cittadina nei confronti dei marittimi — è stata anche un’opportunità di preghiera e di dialogo.
“È stato un momento di speranza — fa sapere Matteo Di Flavia — che ci fa capire quanto sia importante continuare a dedicare le nostre attenzioni a favore di lavoratori che purtroppo restano ai margini, ma che sono determinanti per le esigenze della nostra quotidianità. È bastato un piccolo dono per riaccendere in queste persone la consapevolezza di non essere soli”. L’arcidiocesi di Messina è geograficamente vocata alla cura pastorale dei marittimi, ha sottolineato don Carmelo. “L’impegno diuturno dei volontari di Milazzo, supportati dalla Capitaneria di Porto e dal contributo degli operatori del porto stesso, va avanti grazie al crescente coinvolgimento del cluster marittimo locale. La visita di quest’anno è stata particolarmente intensa: porto nel cuore le lacrime di un marittimo che non ha potuto prendere parte al funerale di un congiunto; ma anche l’accoglienza e il sorriso di giovanissimi lavoratori indiani e filippini, desiderosi di ricevere la santa comunione”.