Le mascherine consegnate ai marittimi, verranno confezionate una per una prima di essere distribuite agli equipaggi. “La consegna è iniziata lunedì grazie al lavoro dei nostri volontari che, a pieno regime, sarà formato da una decina di persone dedicate a questa operazione”, ha spiegato Massimo Franzi, diacono e responsabile della Stella Maris genovese. “Il primo lotto di mascherine è stato donato da Assagenti mentre le prossime le acquisteremo con fondi nostri”. Accanto a ciascuna mascherina è stato inserito un volantino della Stella Maris sempre vicina ai bisogni delle persone. “In 100 anni – ha aggiunto Franzi – l’Apostolato del Mare ha imparato a conoscere profondamente i marittimi e ci siamo impegnati a tutelare il loro benessere, oltre agli aspetti spirituali non dimentichiamo quelli materiali. Per questo, abbiamo acquistato le mascherine e le abbiamo confezionate singolarmente, nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie, per consegnarle ai marittimi a bordo delle navi”. L’opera della Stella Maris è importante perché “su molte navi, anche appartenenti a flotte di compagnie importanti, la penuria di mascherine è un problema sentito”. Il personale della Stella Maris genovese si è impegnato molto per rimanere vicino ai marittimi anche in questo periodo di emergenza legato al coronavirus. I volontari hanno creato una mailing list con i contatti delle navi che hanno toccato il porto di Genova grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto e agli agenti marittimi. Un impegno notevole visto che si parla di circa 6mila navi. In questo modo, ha concluso Franzi, “riusciamo ad inviare loro, quotidianamente, una rassegna di notizie in diverse lingue insieme alla nostra vicinanza”.