Il Centro di accoglienza per marittimi “Stella Maris” di Taranto ha subito accolto la richiesta.

Nel porto di Taranto la maggior parte dei marittimi, degli equipaggi delle navi, sono filippini. Tra tutte le nazionalità del mondo sono i più cattolici.

Da più di un mese la nave Streamline è bloccata al porto di Ancona . 13 i marittimi a bordo, che giorno dopo giorno vivono il ritmo dell’attesa di una soluzione: qualcuno che saldi i debiti. In questo periodo la vita è inattiva, si fa solo il necessario per la sopravvivenza dell’equipaggio. La lavatrice è fuori uso, quindi la biancheria si lava a mano; si fa pulizia a bordo nei bagni, negli alloggi e spazi di vita; le macchine sono ferme, i motori sono spenti. Un generatore, in prestito dalla Protezione Civile, è parcheggiato sulla banchina dove è attraccata la nave: è l’unica fonte di energia a bordo, che scalda l’acqua per le docce, alimenta i fornelli della cucina, i frigoriferi, il computer di bordo e il ferro da stiro.

La nave Streamline, proprietà di un armatore russo, battente bandiera delle isole Comore (un paradiso fiscale) nei primi di Ottobre chiese soccorso in alto mare, perché in avaria e senza generatore. Venne rimorchiata fino al porto di Ancona. A bordo, tredici marittimi, di cui undici ucraini, un russo e un georgiano.